Imposta di soggiorno - Regolamento Comunale

L’imposta di soggiorno è rivolta a:

• tutti i soggetti non residenti nel Comune di Montecarlo che pernottano in qualsiasi struttura ricettiva presente sul territorio comunale, anche se gestita in modo occasionale o non imprenditoriale, comprese locazioni brevi.

Chi non paga?
Gli esenti indicati dall’art. 4, tra cui:

• minori di 14 anni,

• malati in cura nel Comune e relativi accompagnatori (fino a 2),

• persone con disabilità non autosufficienti e accompagnatore,

• autisti di pullman a supporto di gruppi,

• forze dell’ordine e vigili del fuoco per ragioni di servizio,

• volontari impegnati in emergenze,

• soggetti ospitati per emergenze o motivi sociali,

• dipendenti della struttura ricettiva,

• studenti in viaggio d’istruzione o per motivi di studio/formazione.

L’imposta di soggiorno del Comune di Montecarlo è un tributo dovuto da tutti i non residenti che pernottano nelle strutture ricettive del territorio, comprese le locazioni brevi. L’importo è pagato dall’ospite al gestore, che è responsabile della riscossione, del versamento trimestrale al Comune e della dichiarazione annuale. Sono previste varie esenzioni (minori, motivi sanitari, disabilità, forze dell’ordine, studenti, emergenze). L’imposta finanzia servizi e interventi turistici, culturali e ambientali.

Per gli ospiti:

• l’ospite paga l’imposta direttamente al gestore della struttura al momento del soggiorno.

• conserva la ricevuta o fattura quietanzata rilasciata dal gestore.

Per i gestori / locatori brevi / intermediari:

• riscuotono l’imposta dagli ospiti e ne sono responsabili verso il Comune (“responsabili d’imposta”).

• informano gli ospiti dell’applicazione dell’imposta e delle eventuali esenzioni (obbligo di informazione).

• versano trimestralmente l’imposta riscossa al Comune tramite PagoPA o metodi equivalenti.

• presentano la dichiarazione annuale prevista dal Decreto MEF 29/04/2022.

Per gli ospiti:

• Nessun documento specifico, salvo nei casi di esenzione per motivi sanitari:

  • certificazione della struttura sanitaria con generalità e periodo del trattamento (per malati o accompagnatori);

  • dichiarazione dell’accompagnatore (artt. 46–47 DPR 445/2000) che attesta che il soggiorno è finalizzato all’assistenza.

Per i gestori / intermediari:

• ricevute da rilasciare agli ospiti;

• documentazione utile ai controlli del Comune (atti, registri, versamenti);

• presentazione della dichiarazione annuale.

L’imposta di soggiorno non dà un beneficio diretto individuale, ma contribuisce a finanziare:

• interventi turistici,

• promozione, informazione e accoglienza,

• sicurezza, prevenzione e soccorso,

• eventi e manifestazioni turistiche,

• manutenzione e recupero dei beni culturali e ambientali,

• servizi pubblici locali.

Per gli ospiti:

• pagamento al momento del soggiorno.

• conservazione della ricevuta per 5 anni, periodo massimo di accertamento del Comune (art. 1, c. 161 L. 296/2006).

Per i gestori:

• versamento al Comune entro 15 giorni dalla fine di ogni trimestre solare.

• dichiarazione annuale nei termini stabiliti dalla normativa statale (DLgs 23/2011 e DM 29/04/2022).

• richiesta rimborsi: entro 5 anni dal versamento o dal riconoscimento del diritto alla restituzione.

• compensazioni: istanza presentata almeno 15 giorni prima della scadenza del pagamento successivo.